[…] Come già discusso nel primo post su questo tema, dalla metà degli anni ’80, con la presenza di stazioni scientifiche in Antartide e con l’uso dei satelliti, si era individuata l’esistenza di una forte carenza di ozono nella stratosfera che permaneva anche durante la stagione estiva australe, estendendosi anche al di là dei margini del continente. Il depauperamento dell’ozono artico nel 2011 ha avuto come conseguenza un pericoloso aumento della radiazione solare UV più penetrante, registrata in queste aree ai primi di aprile e che ha colpito sia pure in misura minore, man mano che ci si muoveva verso Sud, tutti i Paesi dell’Europa Centro-settentrionale, fino all’Italia settentrionale. […]
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